Se è vero che nelle case contadine bisogna ricercare le origini e la vita di un popolo, è altrettanto vero che il pane di Monte Sant’Angelo, originariamente fatto in casa, rappresenta la memoria storica della cultura contadina e dell’alimentazione montanara e garganica. La sua manifattura è stata per secoli una delle occupazioni principali della donna. Il rito con cui esse dedicavano notti intere alla preparazione del pane, indica l’importanza che tale alimento riveste nel fabbisogno alimentare garganico. La preparazione e il consumo del pane sono accompagnati da gesti, preghiere, formule, riti che donano all’alimento, quell’aurea di sacralità propria del bene essenziale e primario dell’alimentazione e di ogni civiltà.
Il pane tipico di Monte Sant’Angelo ha forma rotonda di grande dimensione. Il diametro medio varia da 20 a 100 cm. Lo spessore della crosta è compreso tra 2 e 5 mm, colore scuro e consistenza croccante. Spesso è presente una velatura di farina sulla superficie che protegge l’impasto durante la lievitazione. Lo spessore della mollica varia da 4 a 12 cm e ha caratteristico colore bianco latte, con una omogenea alveolazione. Il peso varia da 0,500 kg fino a 8,00 kg. Appena sfornato, il pane sprigiona un profumo intenso e irresistibile, che permane nelle prime otto ore. Il gusto è equilibrato tra i sentori dolci della farina e il tostato della crosta.
Il pane e pomodoro è l’icona più tradizionale della cucina tipica locale. La bontà del pane viene esaltata dalla freschezza del pomodoro e dell’origano, dalla delicatezza dell’olio extravergine Dauno Dop. Da secoli il pane e pomodoro rappresenta la merenda quotidiana di adulti e bambini, sano e nutriente spuntino dal gusto ineguagliabile.
La civiltà contadina ci ha tramandato numerose ricette semplici che riutilizzano alimenti poveri ed essenziali, quali il pane. Col passare dei giorni, la fresca mollica e la croccante crosta si trasformano in un robusto pane raffermo, dal sapore deciso, ideale per i numerosi piatti della cucina contadina. Il pancotto, sapiente elaborazione di patate, verza, finocchietto selvatico e pane duro, fatto a tocchetti, ne è l’espressione più adeguata. Addolcito con un filo di olio extravergine di oliva, viene, secondo tradizione, degustato in antichi piatti di legno intarsiati a mano da abili artigiani. Un’altra ricetta tipica è l’“acquasale”. Si tratta di una pietanza realizzata generalmente per cena: “acquasale” di uova, di baccalà, “acquasale” fredda, “acquasale” di arance.
Le sagre di pancotto e “acquasale” vivacizzano le serate estive dei paesi garganici. Sono da ricordare la sagra del “Pane e pomodoro” che si svolge l’11 Luglio a Mattinata e la sagra dell’”acquasale” fredda, del 19 Agosto a Mattinata. Anche a Monte Sant’Angelo, in occasione delle manifestazioni estive, non manca occasione per degustare l’ottimo pancotto condito con olio Dauno Dop “Gargano”.