Regione Puglia: Efficientamento Energetico per le PMI – Titolo VI

Con l’Avviso Pubblico Aiuti per la tutela dell’ambiente – Titolo VI, la Regione Puglia intende agevolare gli investimenti delle micro, piccole e medie imprese per l’efficientamento energetico, attraverso sovvenzioni dirette e mutui, nella forma del prestito con condivisione del rischio (risk sharing loan).

Chi può partecipare

  • Microimprese
  • Piccole imprese 
  • Medie imprese

Sono esclusi i seguenti settori:
• pesca e acquacoltura;
• costruzione navale;
• industria carboniera;
• siderurgia;
• fibre sintetiche;
• produzione primaria di prodotti agricoli;
• trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli nei casi seguenti:
– quando l’importo dell’aiuto è fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate;
– quando l’aiuto è subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori
primari.

Cosa finanzia

Investimenti ammissibili in:

  • efficienza energetica; 
  • cogenerazione ad alto rendimento; 
  • produzione di energia da fonti rinnovabili fino a un max del 70% dell’energia consumata mediamente nei tre anni solari antecedenti la data di presentazione della domanda e, comunque, fino al limite massimo di 500 kW. Al limite del 70% concorre la produzione da sistemi da fonti rinnovabili eventualmente già presenti nel sito.

I progetti di investimento devono obbligatoriamente prevedere la tipologia di intervento di cui alla lettera a dell’Avviso Pubblico con un minimo del 2% di risparmio di energia primaria. 

Spese ammissibili:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, comprensivi delle spese in opere murarie e assimilate strettamente connesse ed indispensabili per consentire l’installazione degli impianti e dei macchinari;
  • spese di progettazione ingegneristica (per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica) e di direzione lavori sono ammissibili nel limite del 5% dell’investimento ammissibile;
  • spese per la redazione della diagnosi energetica ex ante e della relazione finale dei risultati conseguiti nei limiti dell’1,5% degli investimenti ammissibili e nel limite complessivo massimo di € 10.000,00;
  • interventi sugli involucri edilizi (con le limitazioni indicate al punto 2 dell’articolo dell’Avviso Pubblico).

La copertura finanziaria del piano di investimento finanziato dalla misura è prevista nelle seguenti percentuali:

  • 30% mutuo a carico del Fondo Efficientamento Energetico Mutui;
  • 40% sovvenzione diretta;
  • 30% mutuo a carico della banca finanziatrice.

Contributo massimo per progetto1.600.000 €Risorse totali disponibili60.000.000 €

Come partecipare

La domanda di agevolazione può essere presentata solo online dall’impresa al Soggetto Finanziatore (ovvero una delle Banche di cui all’articolo 13 del Decreto Legislativo n. 385 dell’1/09/1993) direttamente o tramite un Confidi (iscritto nell’albo di cui all’articolo 106 del Testo Unico Bancario oppure iscritti nell’elenco di cui all’articolo 112 del Testo Unico Bancario) .

Alla domanda di agevolazione deve essere allegata la seguente documentazione:

  • diagnosi energetica ex ante;
  • progetto di fattibilità tecnico economica;
  • business plan numerico;
  • business plan descrittivo;
  • dichiarazione sostitutiva di certificazione del legale rappresentante sostitutiva del certificato camerale;
  • atto costitutivo e statuto (se necessario);
  • preventivi;
  • dichiarazione sostitutiva di certificazione del legale rappresentante sostitutiva del certificato camerale contenente tra l’altro indicazione della sede e del codice Ateco oggetto di agevolazioni;
  • titolo di disponibilità dell’immobile (contratto di locazione, comodato, compravendita, etc.) registrato della sede oggetto di richiesta di agevolazioni. Tale titolo di disponibilità deve presentare una durata coerente con le tempistiche prescritte di mantenimento dei beni agevolati (5 anni dalla data di completamento degli investimenti);
  • documentazione attestante l’avvio dell’iter amministrativo (permesso di costruire), dove presente;
  • S.C.I.A., D.I.A., C.I.L., C.I.L.A., etc.) corredata dalle relazioni tecniche previste per legge, per la realizzazione delle opere o in alternativa dichiarazione sostitutiva di atto notorio di un tecnico abilitato iscritto all’albo attestante che per le opere previste non è necessario richiedere alcuna autorizzazione o effettuare comunicazione al comune di appartenenza.

Al ricevimento della domanda il Soggetto Finanziatore o il Confidi provvedono ad aprire una posizione nella procedura e generano, quindi, il codice pratica.

Ottenuto il codice pratica, il Soggetto Proponente deve accedere alla procedura telematica e compilare la scheda tecnica che deve obbligatoriamente recepire i contenuti della diagnosi
energetica e del progetto di fattibilità tecnico-economica.

A tal fine, l’impresa si deve obbligatoriamente registrare al portale Sistema Puglia e cliccare su Accreditamento. Una volta accreditata l’impresa può operare sulla propria pratica ed effettuare l’upload di tutta la documentazione utile al completamento delle verifiche istruttorie.

Se i dati inseriti nella scheda tecnica sono coerenti con gli obiettivi del presente Avviso, il sistema telematico rilascia un nulla osta che viene notificato al Soggetto Finanziatore (e all’eventuale Confidi), all’impresa e a Puglia Sviluppo

A seguito di nulla osta il sistema consente al Soggetto Finanziatore di completare la procedura telematica, previa deliberazione condizionata del finanziamento e di procedere alla trasmissione telematica della domanda.