Anche i lavori per il recupero del “Sentiero Mattinata-Monte Saraceno-Monte Sant’Angelo” sono terminati. Il progetto di recupero e manutenzione sentieristica che attraversa i territori di Mattinata e Monte Sant’Angelo ha l’obiettivo di valorizzare e ripristinare un antico percorso (sentiero di Monte Saraceno, Strada vicinale Narcisi) e, nel contempo, consentire di visitare alcuni punti di grande interesse storico, naturalistico e paesaggistico.
Il sentiero è lungo circa Km 12,200 ed attraversa parte dei territori dei due comuni interessando le località Le Monache, Punta Rossa, Monte Saraceno, Piano di Mattinata, Trappeto Mangini, Carminello, Monte Acuto, Rizzo, Narcisi. Il punto di partenza/arrivo nel Comune di Mattinata coincide con il termine, in località Le Monache, della strada comunale costiera della piana, punto in cui comincia il percorso pedonale che, dopo una iniziale salita con pregevoli scaloni in pietra, si porta subito su un agevole percorso pianeggiante dal quale si gode di una spettacolare visuale sulla costa e sulla piana (ricca di oliveti) di Mattinata. Giunti a Punta Rossa, il percorso si inerpica, attraversando la tipica macchia mediterranea, verso la cima di Monte Saraceno (anche in questo tratto spettacolare visuale sulla costa rocciosa e falesie da Punta Rossa verso i lidi di Macchia).
Arrivati sul crinale di Monte Saraceno è possibile visitare l’importantissima necropoli dauna (IX secolo a.c., con oltre 500 tombe ed i resti di un abitato). Proseguendo il percorso segue per un breve tratto una carrareccia sterrata per poi imboccare un antichissimo sentiero che consente, sempre con ampie visuali panoramiche, di scendere verso la piana degli ulivi (molti di età secolare) di Mattinata. Giunti nella piana l’itinerario progettato segue a tratti la viabilità carrabile comunale (a bassissima intensità di traffico) a tratti un antico sentiero, per portarsi sulla pista di servizio annessa alla Valle Carbonara della quale segue, verso monte, per circa 2,5 km, l’andamento (con passaggio sotto il ponticello della superstrada) della valle, fino a giungere, subito dopo il confine comunale con Monte Sant’Angelo, all’imbocco dell’antico sentiero (Strada vicinale Narcisi) che consente di salire il versante di Valle Carbonara esposto a nord attraversando la località Carminello. Di particolare interesse questo tratto di sentiero in quanto si possono ancora osservare i “tagli” praticati nella roccia per ricavare la sede del sentiero e, soprattutto, i pregevoli tombini tutti lavorati in pietra. Si attraversa sia una vegetazione forestale a prevalenza di Leccio sia tratti di macchia mediterranea sia, in prossima del crinale, pinetine di Pino d’Aleppo. Il sentiero prosegue verso Monte Sant’Angelo prima su tratti di carrareccia poi, soprattutto, su sentiero a mezza costa con un’ampia visuale sull’imponente Vale Carbonara, incontrando i tipici elementi della campagna garganica (muri a secco, casupole e “pagghiari”, cisterne, grotte ecc.). A tratti si costeggia la SS 89 con scorci panoramici anche verso il versante meridionale garganico con i suoi imponenti valloni. Dopo aver superato Monte Acuto (539 m s. m.) e attraversato le località Rizzo e Narcisi, fra antichi mandorleti, garighe di Timo e lembi di macchia mediterranea, si giunge in prossimità del cimitero di Monte Sant’Angelo dove, dopo aver attraversato il rimboschimento di conifere che lo circonda, termina il percorso.
I lavori hanno anche interessato la realizzazione di una serie di aree di sosta lungo il percorso, il posizionamento di segnaletica (bacheche, frecce segnavia, tabelle esplicative, ecc.) e tratti di staccionata. L’itinerario, oltre a consentire il collegamento pedonale, in mezzo alla natura, fra Mattinata e Monte Sant’Angelo, consente di visitare l’area archeologica di Monte Saraceno con affacci mozzafiato sulla spiaggia di Mattinata.
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